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Il lager nazista è l'emblema più tragico del secolo appena finito; l'esperienza che più costringe noi contemporanei, e soprattutto noi europei, a riflettere sugli aspetti bui della condizione umana, sul male e le sue radici. In questa conversazione - terminata pochi mesi prima della morte di Levi - Ferdinando Camon e l'autore di Se questo è un uomo affrontano l'argomento in tutta la sua vastità, ciascuno alla luce delle proprie convinzioni e della propria formazione.

Pio Albergo Trivulzio, occultamento della dignità: Coronavirus, l'epidemia insabbiata: al Trivulzio di Milano si indaga su settanta morti di Gad Lerner; Pio Albergo Trivulzio, l'occultamento della dignità di Gad Lerner; Pio Albergo Trivulzio, i veri numeri sui morti di Tiziana De Giorgio e Matteo Pucciarelli; Lo scandalo Trivulzio: "Non gli fanno i tamponi e non ci dicono niente. Temiamo di non rivederli" di Zita Dazzi; Trivulzio, ad aprile 5 morti al giorno di Matteo Pucciarelli.

Coronavirus, la stretta sul lavoro: Bonomi: "Andiamo verso un'economia di guerra. Ma no ad una nuova Iri" di Roberto Mania; Bergamo, il freno delle aziende e gli errori in corsia di Paolo Berizzi; Il destino comune che ci manca di Stefano Folli; Finisce il ricatto del lavoro di Gad Lerner; Patuanelli: "Non abbiamo ceduto agli industriali, l'obiettivo comune è salvare vite" di Annalisa Cuzzocrea; Il lavoro degli altri di Ezio Mauro.

Salvini, certezze e fragilità dell'uomo forte: Salvini, nulla sarà più come prima, di Stefano Folli; Salvini, il vittimismo dell'uomo forte, di Ezio Mauro; Quanto è moderato per finta Salvini, di Gad Lerner; Sicurezza, la spallata che smonta i decreti Salvini, di Alessandra Ziniti; Emma Bonino: "Da Salvini sull'aborto sparata volgare. Cerca risonanza e titoli sulla pelle delle donne", di Giovanna Casadio.

Il potere delle donne: L'Europa è delle donne, l'Italia no. Sul lavoro e in politica il potere femminile è una parola, di Gad Lerner; Effetto Sanna, premier finlandese con due mamme: da Helsinki a Bruxelles la parità è la norma, di Andrea Tarquini; Vanessa Incontrada, belli e imperfetti, di Michela Marzano; Le "fantastiche cinque" che vogliono salvare la politica della Finlandia, di Andrea Tarquini; Io, sottobraccio a Greta, di Jane Fonda.

Quel patto Italia-Libia che imbarazza il governo: Memorandum per Zingaretti 29 ottobre, di Gad Lerner; Bija, il trafficante a capo dei soccorsi: l'ultima provocazione libica, di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci; Minniti: "Non mi pento del patto con la Libia. Ma bisogna cambiarlo", di Gad Lerner; La mossa del governo in Europa per aprire centri Ue a Tripoli, di Goffredo De Marchis; Lamorgese: "L'invasione di migranti non c'è. E i rimpatri aumentano", di Piero Colaprico.

I nuovi diritti: Gli ultimi diritti nel vuoto della politica, di Ezio Mauro; Giuliano Pisapia: "Fine vita e ius culturae leggi da fare subito, il M5S dimostri di aver cambiato strada", di Giovanna Casadio; Il biotestamento dimenticato, così si annulla il diritto di decidere, di Michele Bocci; Grillo si schiera sul fine vita: "Le leggi non ostacolino le scelte", di Giovanna Casadio; Ius culturae, quella sinistra senza coraggio, di Gad Lerner; Diritto all'oblio (mondiale), di Riccardo Luna.

Tav si, Tav no: Toninelli licenzia il sì Tav. Ira di Salvini: "Basta rinvii", di Maria Chiara Giacosa; Tav, Coppola: "Cacciato ma di quella linea non mi occupo da mesi", di Paolo Griseri; Perché la Tav è uno spreco, di Gad Lerner; Tav, lo spreco sarebbe fermarla, di Paolo Griseri; Tav, la mozione bluff del M5S e il rovello Pd: che fare in aula?, di Emanuele Lauria; Pd, Delrio: "Sulla Tav non faremo tatticismi. Saremo in aula contro il M5S", di Giovanna Casadio.

Sea-Watch, Storia di Carola 2: La mail al pm, la paura di sbagliare manovra, il rischio suicidi: così è nato il blitz di Carola, di Fabio Tonacci; Quelle donne disobbedienti, di Michele Ainis; Le prigioni di Carola, di Fabio Tonacci; Carola, la vittoria del cuore, di Gad Lerner; Caso Sea Watch. "Non c'è reato. Per Carola salvare i migranti era suo dovere", di Fabio Tonacci.

In questo racconto inatteso, di straordinaria intensità e autenticità, Gad Lerner si addentra nel suo Gilgul familiare, nelle "scintille d'anime" della sua storia personale. Un racconto appassionante felicemente sospeso tra biografia e reportage; un viaggio che porta Lerner da Beirut ad Aleppo, fino alla regione ucraina di Leopoli, per concludersi sorprendentemente al confine tra Libano e Israele.

Un viaggio eccezionale nell'Italia degli anni ottanta, attraverso i luoghi e le esperienze degli operai della Fiat. Un reportage che va oltre l'universo metallico delle grandi fabbriche automobilistiche, qui descritte in "presa diretta", per raccontare la vita nei casermoni di periferia, le metamorfosi avvenute nei paesini meridionali degli emigranti, gli operai divisi tra robot e lavoro contadino, le patetiche gite aziendali in cui si ricerca la socialità un tempo vissuta nel sindacato.

Novello gentiluomo di campagna, dalla cascina in Monferrato nel quale si è ritirato Gad Lerner scrive questo pamphlet polemico che elogia il tradimento delle appartenenze e riconosce infine: per fortuna, siamo e resteremo bastardi. Perché sono in tanti che, come lui, si sono ricreati un'identità. Facendo nomi e cognomi, Lerner porta il lettore all'incontro con tanti insospettabili spacciatori d'identità: le femministe che elogiano Ratzinger in nome della differenza sessuale; gli intellettuali ebrei che coltivano una narcisistica separazione; contraddicendo l'intento emancipatorio del sionismo.

27 giugno 2017: nella sede dell'Inps di Torino Nord, in corso Giulio Cesare 290, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l'addetta alle pulizie in una grande birreria di Settimo Torinese, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all'apice della disperazione.