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Radio degli studenti universitari di Cagliari. Mission del media è raccontare il movimento culturale e la città nei suoi molteplici aspetti© Unica Radio 社会科学 音楽
エピソード
  • Mind The Gap: racconta le distanze tra generazioni e tecnologie
    2025/05/31
    Un viaggio tra smartwatch, gettoni e ricordi in bianco e nero per capire come i cambiamenti tecnologici influiscano sulle relazioni tra generazioni.

    Il podcast Mind The Gap debutta con una puntata ricca di spunti, tra tecnologia, storia e divari generazionali. Ospiti d'eccezione Andrea Congiu, professore e esperto di economia, guidano gli ascoltatori in un viaggio che parte dagli smartphone per arrivare ai ricordi degli anni '60.

    Uno dei temi centrali è il divario tecnologico tra genitori e figli. Si racconta di un bambino di 4 anni che, con uno smartwatch senza SIM, ha intasato i numeri di emergenza 112 e 118. Un episodio che evidenzia come le nuove generazioni abbiano una familiarità innata con dispositivi che per gli adulti restano misteriosi.

    Tra gli argomenti principali spicca il tema del divario generazionale, ben rappresentato da un episodio curioso: un bambino di quattro anni, giocando con uno smartwatch senza SIM, riesce a bloccare le linee di emergenza del 112 e 118. L’aneddoto, per quanto divertente, mette in luce un tema importante: la familiarità dei bambini con i dispositivi digitali, spesso superiore a quella degli adulti, ma senza una piena consapevolezza dei rischi. La tecnologia, dunque, non è neutra, e il podcast lo dimostra esplorando anche l’importanza della media education.

    Gettoni, cabine e treni: la telecomunicazione negli anni del boom economico

    La seconda parte della puntata si trasforma in un racconto d’epoca, in cui Andrea Congiu riporta alla luce oggetti e abitudini oggi dimenticati, ma carichi di significato. Dalle cabine telefoniche pubbliche al monopolio SIP, dai gettoni telefonici alla prenotazione dei biglietti ferroviari con giorni d’anticipo: ogni ricordo diventa uno strumento per comprendere il modo in cui gli italiani comunicavano prima dell’avvento del digitale.

    Non manca un passaggio sull’autostrada del Sole, simbolo del miracolo economico italiano e della mobilità ritrovata, ma anche delle trasformazioni sociali che coinvolsero intere famiglie. In quel contesto, la comunicazione era lenta, spesso vincolata allo spazio fisico e alle infrastrutture statali, un mondo lontano anni luce dagli attuali messaggi vocali su WhatsApp o dai reel su Instagram.

    cultura pop e segni distintivi: la moda come specchio delle ideologie

    Un altro elemento che arricchisce Mind The Gap è l’analisi delle culture giovanili, che tra gli anni ’60 e ’70 si esprimevano anche attraverso l’abbigliamento. Il podcast racconta come le scelte di stile fossero veri e propri manifesti politici: gli eschimi (giacconi con cappuccio) per la sinistra giovanile, gli stivaletti con tacco per i giovani borghesi, i Ray-Ban come emblema di un certo stile americano, reso celebre da film come Top Gun. Anche la musica occupa un posto centrale nella narrazione, con riferimenti ai vinili, alle discoteche e all’impatto visivo di film iconici come Saturday Night Fever.

    Questo intreccio di musica, moda e memoria aiuta gli ascoltatori a comprendere come ogni generazione si sia raccontata e riconosciuta attraverso simboli e codici condivisi, oggi spesso trascurati nell’epoca dell’ipercondivisione digitale.

    Ascoltare per comprendere: la missione di Mind the Gap

    Il podcast si conclude con una riflessione aperta: cosa possiamo imparare dai conflitti e dai dialoghi tra generazioni? Mind The Gap non si limita a un’operazione nostalgica, ma propone una chiave di lettura critica del presente, suggerendo che conoscere il passato non significa rifiutare l’innovazione, ma comprenderla meglio.

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    50 分
  • Cagliari annuncia il ritiro estivo a Ponte di Legno dal 13 luglio
    2025/05/30

    Il Cagliari Calcio ha ufficializzato la data e la location del ritiro estivo in vista della prossima stagione calcistica. La squadra rossoblù si ritirerà a Ponte di Legno a partire dal 13 luglio, in una scelta che punta a un ambiente ideale per la preparazione atletica e mentale dei giocatori. Il ritiro rappresenta un momento cruciale per lo staff tecnico e la squadra, fondamentali per mettere le basi di un campionato competitivo e ambizioso.

    L’importanza del ritiro estivo per il Cagliari Calcio

    Il ritiro a Ponte di Legno è una tappa fondamentale per il Cagliari, soprattutto dopo una stagione ricca di sfide. La montagna e l’aria pura del Trentino offrono condizioni ottimali per la preparazione fisica degli atleti, consentendo allo staff tecnico di lavorare su allenamenti intensivi e programmi personalizzati.

    Durante il ritiro, il tecnico e il suo staff avranno modo di valutare la condizione dei calciatori, inserire i nuovi arrivati e perfezionare schemi tattici. In un periodo delicato come quello pre-campionato, l’ambiente raccolto di Ponte di Legno favorisce la coesione del gruppo e la concentrazione sui prossimi obiettivi.

    Dettagli del ritiro e programma

    Il ritiro del Cagliari inizierà ufficialmente il 13 luglio e si svolgerà per circa due settimane. La scelta di Ponte di Legno non è casuale: la località è nota per le sue strutture sportive di alto livello e per la possibilità di combinare allenamenti intensi con momenti di recupero e relax in un contesto naturale.

    Oltre agli allenamenti quotidiani, sono previste amichevoli e incontri con la stampa per tenere i tifosi aggiornati sullo stato di forma della squadra. Il ritiro sarà anche l’occasione per presentare nuovi acquisti e confermare la fiducia nei protagonisti già presenti in rosa.

    Obiettivi e aspettative per la stagione 2025-2026

    Il Cagliari Calcio arriva a questo ritiro con la volontà di migliorare la posizione in classifica rispetto alla scorsa stagione. Il club punta a una stagione di rilancio, facendo leva sulla solidità tattica e sull’entusiasmo dei giovani talenti.

    L’ambiente di Ponte di Legno sarà quindi il laboratorio perfetto per costruire un’identità chiara, aumentando la compattezza della squadra e preparando al meglio i giocatori per gli impegni futuri.

    Conclusioni

    Il ritiro a Ponte di Legno dal 13 luglio segna l’inizio ufficiale della preparazione del Cagliari Calcio per la stagione 2025-2026. Un momento chiave per costruire un gruppo forte e determinato, capace di rispondere alle sfide del campionato. I tifosi possono già iniziare a sognare, consapevoli che la squadra sta lavorando duramente per tornare protagonista.

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    1分未満
  • Karim Galici tra arte, accessibilità e amicizia lunga trent’anni
    2025/05/30
    Il documentario Run Trip Life di Karim Galici racconta la disabilità con autenticità e speranza

    Il documentario nasce da un’esperienza reale: un viaggio da Cagliari a San Francisco compiuto da Galici insieme a Marco Altea, ideatore dell'app Weibull. Il film intreccia tecnologia, amicizia, accessibilità e amore, offrendo uno sguardo profondo sul tema della disabilità, vissuto con forza e dignità. Senza tralasciare il valore artistico, Galici realizza un'opera toccante e coinvolgente, pensata per sensibilizzare e ispirare.

    Run Trip Life è stato definito da Antonello Zanda come una perfetta sintesi tra cinema del viaggio e cinema sociale. Girato in presa diretta durante l’esperienza americana, il film evita la costruzione artificiale tipica dei documentari a tema sociale e si affida invece alla forza del vissuto autentico. Galici non utilizza una troupe, ma si affida alla spontaneità dei momenti condivisi con Marco, cogliendo riflessioni sincere e confessioni che danno spessore al racconto.

    Tra cinema del reale e missione sociale: un film che rompe i confini della rappresentazione

    Nel film non si parla solo di mobilità, tecnologia inclusiva e barriere architettoniche, ma anche di sentimenti, relazioni e quotidianità. Galici racconta l’amore di Marco per Milly, il legame con i genitori, le fragilità e la resilienza. San Francisco diventa il simbolo di un sogno possibile: una città dove l’accessibilità urbana è la norma, ma anche il luogo in cui emergono contraddizioni profonde, tra ricchezza tecnologica e povertà estrema.

    Una storia che commuove e stimola il pensiero: il pubblico reagisce con empatia e consapevolezza

    Durante l'intervista Galici ha raccontato l’impatto che le proiezioni di Run Trip Life hanno avuto sul pubblico. Dai festival italiani ai centri culturali svizzeri, fino alle scuole medie di Lugano, il documentario ha toccato corde emotive inaspettate. I ragazzi più giovani, considerati inizialmente “non pronti” per un tema così profondo, hanno invece partecipato attivamente, mostrando attenzione, commozione e grande sensibilità.

    Karim sottolinea come il film abbia trasformato anche la sua visione del mondo e dell’arte: «L’accessibilità non è un traguardo, ma un punto di partenza per costruire una società più giusta, dove ognuno ha le stesse opportunità». Questo viaggio lo ha spinto a voler continuare a raccontare storie che abbiano un impatto reale sulla vita delle persone.

    Run Trip Life verrà proiettato venerdì 30 maggio alle 20:30 al Cinema Greenwich d’Essai di Cagliari, con la partecipazione del cast e ospiti speciali. Un appuntamento imperdibile per chi vuole lasciarsi toccare da una narrazione vera, che attraversa luoghi, corpi, cuori e idee.

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    8 分

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