エピソード

  • 36 - Scacco ai sarcomi?
    2025/01/24
    Che stia cambiando qualcosa anche per i sarcomi in fase non metastatica? Ridurre il rischio di recidiva metastatica nei pazienti con sarcomi dei tessuti molli resecabili rimane un obiettivo fondamentale perché la malattia metastatica è sostanzialmente incurabile.
    Circa il 40% dei pazienti con sarcomi localizzati dei tessuti molli sviluppa metastasi a distanza e la chemioterapia è stata utilizzata in questo contesto anche se il suo ruolo rimane controverso.
    Ora in uno studio molto importante, di dimensioni limitate ma con risultati carichi di prospettive, l’associazione di pembrolizumab alla radioterapia preoperatoria sembra ridurre il rischio di recidiva (dal 48% al 33% !).

    Bibliografia
    Mowery YM, et al. Safety and efficacy of pembrolizumab, radiation therapy, and surgery versus radiation therapy and surgery for stage III soft tissue sarcoma of the extremity (SU2C-SARC032): an open-label, randomised clinical trial. Lancet 2024; 404: 2053-2064

    Italiano A. Perioperative immunotherapy in soft tissue sarcomas. Lancet 2024; 404: 2022-2023
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  • 35 - Anche il pancreas alla fine
    2025/01/17
    Con i risultati a lungo termine dell’ESPAC4 arriva la conferma che la combinazione polichemioterapica di gemcitabina e capecitabina può essere uno schema di riferimento come terapia adiuvante postoperatoria per l’adenocarcinoma del pancreas.
    E questo schema non è l’unico a essere stato studiato: mFOLFIRINOX e gemcitabina più nab-paclitaxel tra gli altri.
    Per la fase metastatica di malattia la bella revisione sistematica di Mastrantoni individua sì schemi polichemioterapici preferibili e di riferimento, ma in un’ottica di palliazione.
    Il dato da sottolineare è comunque la buona percentuale di pazienti sopravviventi a 5 anni di follow-up nel trial ESPAC4: oltre il 30%. La radicalità dell’intervento chirurgico risulta confermata come fattore prognostico. Risultati favorevoli quindi con la migliore chirurgia e la migliore chemioterapia adiuvante in centri selezionati e possibilità di guarigione per le fasi non metastatiche.

    Bibliografia

    • Palmer FH, et al. Pancreatic Adenocarcinoma: Long-Term Outcomes of Adjuvant Therapy in the ESPAC4 Phase III Trial. J Clin Oncol 2024.
    • Mastrantoni L, et al. Comparison of first-line chemotherapy regimens in unresectable locally advanced or metastatic pancreatic cancer: a systematic review and Bayesian network meta-analysis. Lancet Oncol 2024; 25: 1655-1665
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  • 34 - Contro l’incertezza
    2025/01/10
    In un interessante articolo scritto da ricercatori della prestigiosa London School of Economics viene affrontato un problema sul processo decisionale; problema che si presenta molto frequentemente agli oncologi che si occupano di ricerca clinica. Le persone - messe di fronte a scelte di vitale importanza ma caratterizzate da opzioni con risultato incerto - preferiscono la sicurezza di un beneficio già dimostrato per la sopravvivenza, piuttosto che un più rapido accesso a farmaci nuovi. Il lavoro fa riflettere su come orientare lo sviluppo dei nuovi farmaci e sui limiti dei processi accelerati di approvazione.

    Bibliografia
    • Forrest R, et al. Preferences for speed of access versus certainty of the survival benefit of new cancer drugs: a discrete choice experiment Robin Forrest. Lancet Oncol 2024; 25: 1635–1643
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  • 33 - Percorso lineare
    2025/01/03
    L’aspetto più interessante del nuovo trial con trastuzumab deruxtecan nel carcinoma mammario metastatico non è tanto la dimostrazione di attività anche per i casi HER2 ultra-low; è piuttosto la dimostrazione del valore della anticipazione del trattamento nei tumori luminal-like sfuggiti al controllo dell’endocrinoterapia. Il futuro che si prospetta per questi casi è una sequenza “semplificata” e perciò lineare di agenti ormonali nuovi (e associati a farmaci a bersaglio molecolare) e poi il passaggio a chemioterapici più potenti di quelli tradizionali (giusto gli anticorpi farmaco-coniugati).

    Bibliografia
    • Bardia A, et al. Trastuzumab Deruxtecan after Endocrine Therapy in Metastatic Breast Cancer. N Engl J Med 2024; 391:2110-2122.
    • Jhaveri KL, et al. Imlunestrant with or without Abemaciclib in Advanced Breast Cancer. N Engl J Med 2024. Online ahead of print.
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  • 32 - Con o senza l’immuno?
    2024/12/27
    Il KN-789 è uno studio indubbiamente negativo: PFS e OS non cambiano con l’aggiunta del pembrolizumab alla chemioterapia (platino e pemetrexed) in pazienti con carcinoma polmonare non-squamoso EGFR-mutato resistenti ad un inibitore di EGFR TKI.
    E questo risultato sembra in accordo con le osservazioni sui tumori EGFR-mutati come neoplasie con un fenotipo immunologicamente “freddo” ed un microambiente immunosoppressivo: abbondanza di Treg e macrofagi, basso TMB, eccetera. Ma qualche segnale di attività si osserva per una piccola minoranza di pazienti.
    Forse la strada giusta per ulteriori studi è quella delle combinazioni con inibitori di VEGF, con conseguente promozione di cellule dendritiche, inibizione delle cellule Treg e dei macrofagi, induzione dell’espressione di PD-L1.

    Bibliografia
    Chih-Hsin Yang J, et al. Phase III KEYNOTE-789 Study of Pemetrexed and Platinum With or Without Pembrolizumab for Tyrosine Kinase Inhibitor‒Resistant, EGFR–Mutant, Metastatic Nonsquamous Non–Small Cell Lung Cancer. J Clin Oncol. 2024;42:4029-4039.
    Ketpueak T, Tan DSW, Popat S. Immunotherapy in EGFR-Mutant Non-Small Cell Lung Cancer: End of the Road or the First Chapter? J Clin Oncol 2024;42:4003-4007.
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  • 31 - Prima o poi
    2024/12/20
    Sarà in grado lo studio SONIA -pur con i suoi limiti metodologici- di smontare la convinzione ormai radicata che gli inibitori di CDK 4/6 insieme all’ormonoterapia rappresentino la scelta ottimale, quasi obbligatoria, per la prima linea delle pazienti con carcinoma mammario metastatico luminal-like?
    No se si guarda al fatto che le terapie antitumorali non possono avere come unico obiettivo il prolungamento della sopravvivenza; ed in termini di controllo della malattia (risposte e PFS) l’associazione con gli inibitori è migliore della sola ormonoterapia ed anche della chemioterapia.

    Bibliografia
    Sonke G, et al. Early versus deferred use of CDK4/6 inhibitors in advanced breast cancer. Nature
    2024;636:474–480.
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  • 30 - OS benefit
    2024/12/13
    Arriva alla pubblicazione definitiva il KN-522, il trial randomizzato sull’applicazione del pembrolizumab neoadiuvante nel carcinoma mammario triplo-negativo. Questo articolo riguarda specificamente la Sopravvivenza Globale (un endpoint secondario in questo studio).
    Le recidive dei tumori triplo-negativi sono quasi esclusivamente metastasi a distanza e portano inesorabilmente a morte (anche considerando le scarse possibilità terapeutiche). Nulla da meravigliarsi quindi che una riduzione delle recidive si traduca in un vantaggio in sopravvivenza.
    E il KN-522 guadagna la terza pubblicazione sul New England (un record per un singolo trial!).

    Bibliografia
    • Schmid P, at al. Overall Survival with Pembrolizumab in Early-Stage Triple-Negative Breast Cancer. N Engl J Med 2024; 391:1981-1991. DOI: 10.1056/NEJMoa2409932
    • Schmid P, at al. Event-free Survival with Pembrolizumab in Early Triple-Negative Breast Cancer. N Engl J Med 2022; 386:556-567. DOI: 10.1056/NEJMoa2112651
    • Schmid P, at al. Pembrolizumab for Early Triple-Negative Breast Cancer. N Engl J Med 2020;382:810-821. DOI: 10.1056/NEJMoa1910549
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  • 29 - Residuo circolante
    2024/12/06
    Con i nuovi dati del CIRCULATE-Japan GALAXY -pubblicati su Annals of Oncology- torna di attualità l’utilizzo della biopsia liquida per il carcinoma colorettale. Questa volta l’applicazione riguarda i pazienti con metastasi epatiche resecate e l’utilità di una chemioterapia “adiuvante” postoperatoria, il cui uso è controverso. Il vantaggio della chemioterapia sussiste - nello studio giapponese- per i pazienti con malattia minima residua (MRD) intercettata attraverso la ricerca del DNA tumorale circolante. Il risultato si aggiunge ad altri sul ruolo del MRD in assenza di malattia macroscopica evidente e può rappresentare un’importante base per studi prospettici futuri.

    Bibliografia
    Kataoka K, et al. Survival benefit of adjuvant chemotherapy based on molecular residual disease detection in resected colorectal liver metastases: subgroup analysis from CIRCULATE-Japan GALAXY. Ann Oncol 2024; 35:1015-1025
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