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""...Voglio solo fare sesso, senza impegno'. Rimangono in silenzio. Ha parlato troppo? Ha soltanto lasciato uscire in libertà tutti quei pensieri che le affollano la testa. Solo questo. Osserva Nick. Prima che riesca a trovare un senso alla situazione, i suoi pensieri sono interrotti dalla voce di lui: 'Forse posso darti una mano'." Jane Wilson sa che è sbagliato, che va contro tutti i suoi principi e contro il suo ruolo di madre - ma non riesce a farci niente. Nick è il coinquilino di suo figlio. È molto più giovane di lei.

"Bacio Max più silenziosamente che posso; esploro la punta della sua lingua con la mia, mentre col bacino premo contro di lui. Verso il basso. Continuo a premere fino a sentire che lui ricambia la pressione. Mi tira i capelli, gli mordo il labbro inferiore. Il mio intero corpo sembra andare a fuoco...". Una serata di "obbligo o verità" e parecchio alcool. Alva e le sue amiche si mettono alla prova a vicenda. Al risveglio la mattina dopo, tutt'e tre si rendono conto di aver accettato sfide alquanto eccitanti. E lo spirito di competizione prende il sopravvento.

"Voglio baciarti. Ogni poro e ogni parte del tuo corpo, grande o piccola. E voglio farlo a lungo. Sei come una bambola, così innocente. Liscia, setosa e morbida, completa senza un inizio né una fine. Vorrei anche assaggiarti. Mi sveglio nel cuore della notte e ti penso. Voglio stare vicino a te". Fin dalla prima volta che si vedono, lei capisce che lui è in qualche modo fuori dal comune. È un po' timido, e i suoi occhi scuri sono riservati e misteriosi. È incredibilmente sexy.

"È in questo momento che decidiamo che Seb sarà il nostro fuckboy. Invece di consentirgli di mettersi in mezzo alla nostra amicizia, ce lo divideremo. Ognuna ha la sua parte. Nessuna è esclusa. Tutte faremo l'amore, ci godremo e toccheremo il suo splendido corpo. Piacere ed estasi. Cosa potrebbe andare storto?" Ovviamente l'idea era inaspettata. Io ero la diplomatica, Nelli la pensatrice e Isa la romantica. Eravamo tutte diverse, eppure molto simili. Tre amiche. Nel momento stesso in cui è entrato nella nostra classe, l'abbiamo tutte desiderato allo stesso modo.

Ci sono le MILF e ci sono i DILF... "E tenevo il suo uccello tra le mani. Lo masturbavo alternando movimenti veloci e lenti. Mi inumidii le dita, accarezzai il suo cazzo e toccai la punta, lo guardavo diventare bagnato e viscido. Strofinai la mia figa contro di lui, tenendo la sua erezione incredibilmente vicina senza dargli la possibilità di sentirmi, di penetrarmi. Non ancora". Leon, Aaron e Raphael hanno tutti alcune cose in comune: sono più vecchi, esperti e off-limits. Ma, cosa più importante, sono dei papà. I DILF: Dads I'd Like to Fuck.

La Contessa vedova Anna von Silfverhuus aveva passato anni e anni sposata con un uomo che aveva perso da tempo ogni interesse in lei. Adesso che lui era morto, lei poteva abbandonare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Vendette subito il Castello di Mangeby dove avevano abitato insieme, e si avviò alla conquista di Stoccolma: delle sue attrazioni culturali e dei suoi uomini. La città ospitava una miriade di uomini che avrebbero fatto la fila per corteggiare una donna bellissima e benestante come lei.

Maya non ha mai avuto un ragazzo. In effetti, non è mai neppure stata innamorata. Quando un giorno suo fratello Jimmy la chiama, chiedendole di recarsi al loro hangar per riparare un aereo, lei crede che sarà un giorno come tutti gli altri. Maya non sa che suo fratello ha organizzato un volo charter per un uomo attraente, solo per poi dargli buca. Maya si offre subito di pilotare l'aereo, ma alla fine sarà proprio lei a trovarsi a volare ad alta quota... Questo racconto è pubblicato in collaborazione con la produttrice cinematografica svedese Erika Lust.

Il racconto di una donna che non vuole uscire per una cenetta romantica, vuole essere scopata. "L'uomo chiude a chiave la porta dietro di loro, la afferra dalla vita e la attira a sé, muovendo la mano lungo l'interno della coscia. Le basta questo per accendersi. Si solleva la gonna e si tira giù le calze poi lascia che l'uomo la faccia piegare sopra il lavabo e le afferri i glutei, sfiorandole le grandi labbra con due dita, sfregandole il clitoride. L’eccitazione le divampa in tutto il corpo come un incendio."

Viktoria e Valentine non si conoscono. Entrambi sono segretamente innamorati l'uno dell'altra, ma nessuno di loro ha il coraggio di fare il primo passo. Il loro desiderio si manifesta solo in sogni erotici e fantasie sessuali. Il giorno di San Valentino, decidono di scrivere una lettera in cui dichiarano il proprio amore. Finalmente saranno coraggiosi, ma quando è il momento di agire... "Valentine" è un racconto erotico sul desiderio, la lussuria e l'amore.

"A soli venti centimetri dalla faccia di Sofia, il cazzo del dottore gli si contorceva nei pantaloni... C'era qualcosa di surreale in tutta la situazione, ma allo stesso tempo estremamente reale e vivido. Inverosimile. I ruoli standard erano svaniti. Era stato superato un confine fondamentale, invisibile, e ora tutto sembrava procedere in automatico. Sofia non doveva nemmeno più pensare". Sofia è di nuovo all'ambulatorio; il dolore allo stomaco è tornato e non sembra avere intenzione di andarsene.

Maria non ha una vita. Almeno, così crede. La sua intera esistenza sembra non prevedere altro che litigate con sua madre e la sorella più piccola. Quando sembra che le cose si stiano mettendo male, incontra Christian e si innamora perdutamente di lui, del suo fascino rude e del suo corpo perfetto. Ma Christian è pericoloso, perché più Maria è presa dalla sua storia d’amore appassionata, più si avvicina al finale disastroso.

Julia e la sua migliore amica Emma passano una serata guardando un film insieme ad Anton. Ma più la serata avanza, più diventa chiaro che tutti e tre sono pronti per esplorare parti di sé che non sapevano nemmeno di avere.

Johanna e Patrick sono una coppia che ama sperimentare e testare i propri limiti. Quando i giorni trascorrono nel solito ritmo lento, a loro piace andare agli estremi e fare qualcosa di inaspettato. In questo breve racconto erotico, sperimentano la sensualità mistica di come cibo e sesso vadano di pari passo. Alexandra Södergran è un'autrice anonima svedese di racconti erotici. I suoi racconti spesso trattano argomenti tabù in modo entusiasmante e innovativo.

Il Primo Ministro sta passando un momento di crisi e non gli importa più di cosa gli possa succedere. Tutto nella sua vita sembra privo di significato. Mia è una giovane prostituta che una sera, insieme al suo pappone Dragan, si trova seduta nello stesso ristorante del Primo Ministro. Molto tempo fa conosceva il Primo Ministro, ma da allora sono successe così tante cose; è un mondo diverso, una situazione completamente diversa. Questa fatidica serata prenderà sviluppi che nessuno dei due avrebbe mai potuto immaginare.

Linda vive in un dormitorio ma tende a stare per conto suo. Una notte però cambia tutto: quando salta la corrente nell'intero dormitorio la lussuria e gli istinti erotici iniziano a sbocciare nell'oscurità totale. Tutti sono coinvolti in una notte che non dimenticheranno presto, soprattutto Linda. Alexandra Södergran è un'autrice anonima svedese di racconti erotici. I suoi racconti spesso trattano argomenti tabù in modo entusiasmante e innovativo.

Un giorno, Lisa decide di lasciarsi la sua vita alle spalle. Ma restare da sola al freddo e al vento è difficile. Quando tutto sembra senza speranza, per lei si apre una possibilità di calore e amore sotto forma di un uomo sexy e sicuro di sé. E Lisa decide di cogliere l'opportunità.

In der Kita mit Jo und seinen Freunden: ein tolles Hörbuch mit 10 Songs, die Lust auf Schule machen - und aufs Mitsingen! Wenn Hund Jo durch den Kindergarten stromert, ist richtig was los: Gemeinsam mit den Vorschulkindern schnuppert er in die Welt der Zahlen, Farben und Buchstaben, singt das Lied der geheimen Reime, entdeckt die Sinne, bestückt einen lecker-gesunden Essensteller, lernt im Straßenverkehr aufzupassen oder singt das lustige Purzelbaumlied und probiert so lang, bis er es selber kann.

Dieses Geschehen erlebte Frida Feld persönlich, die 2008 an Leukämie erkrankte. Sie erlebt das Schreiben als innerer Notwendigkeit...

"Le gambe mi reggevano a malapena, tanto il mio corpo era scosso da tremiti. Sono sicura che lui se ne fosse accorto, perché mi afferrò per tenermi, mentre mi prendeva l'altro capezzolo tra le labbra, iniziando a succhiarlo. Ero già praticamente sul punto di avere un orgasmo. Mi lasciò andare un attimo prima che succedesse e io incespicai per ritrovare l'equilibrio, aggrappandomi alla poltrona dietro di me. Il dottor Andersen si era voltato verso la scrivania, ma girato di schiena mi disse: 'Si senta libera di mettersi a suo agio."

"L'uomo chiude a chiave la porta dietro di loro, la afferra dalla vita e la attira a sé, muovendo la mano lungo l'interno della coscia. Le basta questo per accendersi. Si solleva la gonna e si tira giù le calze poi lascia che l'uomo la faccia piegare sopra il lavabo e le afferri i glutei, sfiorandole le grandi labbra con due dita, sfregandole il clitoride. L'eccitazione le divampa in tutto il corpo come un incendio."