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Dalla Torino degli anni Settanta alla Palermo dei Novanta, trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta contro il terrorismo di sinistra e contro la mafia. Due guerre in difesa della democrazia, una vinta (quella contro il terrorismo), una in sospeso (quella contro la mafia). Dal processo ai capi storici delle Brigate rosse al pentimento di Patrizio Peci, dalle stragi di Capaci e via D'Amelio all'arresto di Totò Riina e di decine di altri latitanti, passando per il caso Cossiga/Donat-Cattin e il processo a Giulio Andreotti.

Falco per i colleghi. Mario Bottari per i boss. Giulio per la moglie. Carlos nella sua ultima missione. Tante le identità di un maresciallo dei carabinieri sotto copertura infiltrato nel business del narcotraffico per tutti gli anni Novanta, quando i tir carichi di droga invadono il mercato europeo. Falco segue le rotte degli stupefacenti attraverso rischiose operazioni in Italia, Svizzera, Stati Uniti, Colombia, Bolivia, Turchia; e per un decennio tratta affari con mafiosi e trafficanti, vive a stretto contatto con killer e confidenti, in un pericoloso intreccio di rapporti.

Nel Nord Italia ricco e industriale, la 'ndrangheta calabrese va a braccetto con il mondo degli affari, è una mafia dal colletto bianco che usa l'economia per riciclare i proventi dei traffici illeciti. Una piovra che corrompe banchieri e istituzioni, utilizza società di comodo che fatturano milioni di euro e non esita a ricorrere alla violenza, coperta da una rete di omertà e connivenza. Mauro Esposito è un imprenditore che ha scelto di non piegarsi a questo ricatto criminale e ha denunciato boss e gregari in un'aula di tribunale.

È il 20 agosto 2015 quando per la prima volta l'Italia si accorge dell'esistenza del clan Casamonica. I petali piovono sul piazzale davanti alla chiesa di San Giovanni Bosco, mentre le note del Padrino accompagnano l'arrivo di una carrozza funebre scortata dai vigili urbani. Sulla facciata della chiesa, c'è un grande ritratto di Vittorio Casamonica su cui campeggia la scritta "Re di Roma". Da allora, abbiamo visto al telegiornale video di pestaggi efferati, giornalisti minacciati e percossi, ruspe e abbattimenti nelle periferie romane. Eppure a Roma tutti conoscono i Casamonica.

Negli ultimi cinquant'anni mafia, camorra e criminalità comune hanno compiuto una mattanza che non ha eguali in nessuna parte del mondo: l'Italia è il Paese con il maggior numero di vittime che appartengono alla società civile, al mondo delle professioni, alla Chiesa, alle forze dell'ordine e alle istituzioni. Il lungo elenco dei delitti "eccellenti" comprende politici, magistrati, giornalisti, docenti universitari, avvocati, poliziotti, carabinieri, parroci. Uomini che hanno scelto di mettere l'amore per la giustizia e la verità al primo posto: una scelta che è costata loro la vita.

Nel corso della loro vita gli agenti speciali Javier Peña e Steve Murphy hanno più volte rischiato la vita al servizio della DEA (l'agenzia federale antidroga statunitense). Ma la missione più pericolosa che si siano mai trovati ad affrontare è stata quella mirata a catturare Pablo Escobar, in Colombia. La loro storia è diventata una fiction prodotta da Netflix, Narcos. Oggi, per la prima volta, i protagonisti di una delle più grandi operazioni mai realizzate nella lotta al crimine organizzato raccontano la loro versione della storia in un libro sconvolgente.

"Uomini contro la mafia" è la storia di una resistenza anomala. Una resistenza che inizia con la nascita della consorteria mafiosa e prosegue fino ai giorni nostri. È la storia di uomini che hanno speso la propria vita affinché la mafia potesse essere sconfitta e che, troppo spesso, sono caduti per difendere le istituzioni democratiche di un Paese distratto e irriconoscente. Servitori dello Stato e uomini di Chiesa, esponenti della società civile e dirigenti di partito, imprenditori e sindacalisti: personalità diverse unite dallo stesso destino.

Episodi di sangue, violenza e intrighi da cui emerge il potere devastante della camorra. Protagonisti delle storie non sono soltanto i boss e i loro sicari alle prese con omicidi, stragi ed esecuzioni brutali, ma anche personaggi della società civile che hanno pagato un prezzo altissimo nel tentativo di opporsi alla logica della violenza e dell'illegalità: in questo libro si parla di gente perbene, vittime innocenti, poliziotti corrotti, killer pentiti, preti dalla doppia vita, politici collusi, eroi mancati, martiri ammazzati nell'indifferenza generale.

Capodanno, 1° gennaio del 1995. Fuori, un ragazzetto fa scoppiare gli ultimi botti. Dentro, Renato Vallanzasca attende in isolamento gli agenti che hanno l'ordine di scortarlo all'Asinara. E firma la resa, con se stesso: fine della corsa, si scende. Era iniziata quarant'anni prima. Periferia di Milano, Lambrate, il Giambellino, la Comasina, l'insofferenza per l'autorità e la scoperta precoce della vocazione. "C'è chi nasce per fare lo sbirro, chi lo scienziato, chi per diventare Madre Teresa di Calcutta. lo sono nato ladro".

« À 14 h précises, on cogne à la porte. C’est lui, la source que tout journaliste rêverait d’avoir. L’homme de courte stature est armé et dépose son pistolet sur une table. “Are you impressed ? ” me lance-t-il avec un grand sourire. “Yes. Very much.” J’ai devant moi Andrew Scoppa, l’un des confidents du défunt parrain Vito Rizzuto, trafiquant international d’héroïne, et meurtrier sans pitié. » Pour la première fois au pays, un mafieux de haut rang a brisé l’omerta en se confiant à des journalistes.

"Se plonger dans les histoires de drogue est l'unique point de vue qui m'ait permis de comprendre vraiment les choses. Observer les faiblesses humaines, la physiologie du pouvoir, la fragilité des relations, l'inconsistance des liens, la force colossale de l'argent et de la férocité. L'impuissance absolue de tous les enseignements mettant en valeur la beauté et la justice, ceux dont je me suis nourri. La coke était l'axe autour duquel tout tournait.

Naples et la Campanie sont dominées par la criminalité organisée - la camorra - sur fond de guerre entre clans rivaux et de trafics en tout genre : contrefaçon, armes, drogues et déchets toxiques. C'est ainsi que le Système, comme le désignent ses affiliés, accroît ses profits, conforte sa toute-puissance et se pose en avant-garde criminelle de l'économie mondialisée. Roberto Saviano, au péril de sa vie, a choisi l'écriture pour mener son combat contre la camorra. Il met au jour les structures économiques et territoriales de cette mafia surpuissante.

In the late 1970s, criminal mastermind John Milligan and his associates conspired to import heroin into Far North Queensland via a remote mountaintop airdrop. In a story that is stranger than fiction, it took them three trips through dense jungle to locate the heroin, but they only recovered one of the two packages. When narcotics Agent John Shobbrook took on the investigation of this audacious crime, codenamed 'Operation Jungle', his career was on the rise within the Federal Bureau of Narcotics.

This is the true story of how El Chapo built the world’s wealthiest and most powerful drug-trafficking operation, based on months’ worth of trial testimony and dozens of interviews with cartel gunmen, Mexican journalists and political figures, Chapo’s family members, and the DEA agents who brought him down.

As Britain emerges into the mid-20th century, change is afoot. Cities are beginning to shift from smog-filled industrial hubs to more efficient metropolitan centres of commerce and, despite the country once again being blighted by war, society is beginning to shift towards a more modern, forward-thinking era. But change is not only limited to regular men and women; under the shifting tides of development, the criminal underbelly, too, is evolving, anxious for new avenues of exploitation and expansion.

Professor Dick Hobbs is a leading commentator on the culture of crime and criminality. East End born and bred, he is a fascinating dichotomy of the criminal and the intellectual world, allowing him a unique insight into a subject that holds fascination for so many. When he was growing up, the East End was rocking with dock strikes, thievery and the kind of family values practiced by the Krays the Tibbs and a few dozen other outlaw clans. Violence was everywhere. Crime was an unavoidable fact of life.

Careers in the cocaine-trafficking business are usually short. It's not only a highly risky profession, fraught with the possibility of long jail sentences, but it can be deadly if the cartels get to you first. Not for Luis Antonio Navia. For 25 years the Cuban American smuggled hundreds of tons of white powder for the biggest cartels in Colombia and Mexico, including Pablo Escobar's Medellín Cartel. What made him good at his dangerous job was amassing trusted contacts, losing very few shipments of coke and maintaining a low profile. He refused to carry a weapon.

The Peaky Blinders as we know them, thanks to the hit TV series, are infused with drama and dread. Fashionably dressed, the charismatic but deeply flawed Shelby family have become cult antiheroes. Well-known social historian, broadcaster and author Carl Chinn revealed the true story of the notorious gang in his best-selling Peaky Blinders: The Real Story, and now in this follow-up book, he explores the legacy they created in Birmingham and beyond. What happened to them and their gangland rivals?

The 'Dirty Dozen' were a ruthless federation of criminals who ran the armed robbery game in London for over a decade. When charismatic leader 'Gentleman' Jim Doyle was jailed, the innovative but violent Bradish twins, Sean and Vincent, stepped up to take the throne. Hardened by a life in London's most lawless corners, they recruited a tight-knit crew to forge a reputation as the brutal kings of their underworld trade. Banks, security vans, post offices, travel agents - anywhere was fair game and nowhere was safe.

The definitive account of the most dangerous street gang in America - the MS-13 - as seen through the lives of one family caught in its malicious web. The MS-13 was born from war. In the 1980s, El Salvador was enmeshed in a bloody fight for control of the government. To escape the guerrilla assaults and death squads, many fled to the US and settled in Los Angeles. Among them were Alejandro and his six siblings. As a survival instinct, they formed a group called the Mara Salvatrucha Stoners, a relatively harmless social network bound by rock and roll.