
PROGETTARE IL GIARDINO COME CURA PER L' ANIMA E PER LA MENTE
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Chi progetta giardini, chi li vive davvero, lo sa: il verde non è solo cornice, ma è contenuto emotivo. Non è solo una percezione romantica: è una verità sostenuta da anni di ricerche scientifiche, psicologiche, ecologiche.
L’ecopsicologia, per esempio, parla di inconscio ecologico: una memoria profonda che ci lega alla terra, una consapevolezza ancestrale che riaffiora quando camminiamo su un prato scalzi, o quando piantiamo un’essenza e la vediamo crescere giorno dopo giorno. La scrittrice Susanna Tamaro, nel suo libro Invisibile Meraviglia, scrive:
“La natura è in grado di risvegliare il senso della meraviglia solo se prima facciamo un lavoro sul nostro pensiero.”
In altre parole, solo quando eliminiamo tutte le lenti classificatorie, permettiamo allo stupore di colpircie riconosciamo che gli animali e le piante che ci circondano ci parlano di noi stessi e del mistero che ci avvolge, bellezza simbolo dell'altrove. Dobbiamo liberarci dal desiderio del controllo, della classificazione, della fretta. Solo allora gli alberi, le foglie, i profumi tornano a parlarci.