Pochi compositori si sono guadagnati una cattiva reputazione come quella di Antonio Salieri, il compositore che, secondo popolari chiacchiere, avvelenò Wolfgang Amadeus Mozart. Questa voce è nata, o almeno si è diffusa, grazie all’opera teatrale Amadeus di Peter Shaffer e al successivo adattamento cinematografico.
Era una commedia eccezionalmente buona e un film eccellente. Ma ecco la verità . . .
Salieri non ha ucciso Mozart.
Mentre Salieri e Mozart erano effettivamente contemporanei e probabilmente erano in competizione per varie commissioni, la portata della loro rivalità è stata notevolmente esagerata.
Chi era Salieri?
Antonio Salieri è stato un importante compositore italiano dell’epoca classica, noto per le sue opere, le sue sinfonie e la sua musica da camera. Nato il 18 agosto 1750 a Legnago, città della Repubblica di Venezia, Salieri mostrò una precoce attitudine per la musica. Riconoscendone il talento, i genitori lo iscrissero a lezioni di musica con musicisti locali.
Poi, all’età di 16 anni, Salieri si trasferì a Venezia, dove studiò con l’eminente violinista e compositore italiano Giuseppe Tartini. Durante il suo soggiorno a Venezia, Salieri affinò le sue abilità di violinista e compositore, attirando l’attenzione dell’élite musicale viennese.
Nel 1766 Salieri si recò a Vienna, dove continuò la sua educazione musicale sotto la guida di Christoph Willibald Gluck. Vienna si rivelò un terreno fertile per la fiorente carriera di Salieri, che si affermò rapidamente come figura di spicco nel panorama musicale della città.
Il talento e la dedizione a Salieri valsero il patrocinio dell’imperatore Giuseppe II, grazie a cui nel 1788 fu nominato compositore di corte. Questa prestigiosa posizione fornì a Salieri le risorse e il supporto per comporre opere, tra cui Axur, Re d’Ormus (1788), Les Danaïdes (1784) e la sua versione di Falstaff (1799), giusto per citare qualche esempio. Le sue opere furono ben accolte ed eseguite nei teatri di tutta Europa, consolidando la reputazione di Salieri come uno dei principali compositori del suo tempo.
Oltre alle sue composizioni operistiche, Salieri scrisse anche un numero considerevole di brani strumentali, tra cui sinfonie, concerti e musica da camera. Anche se in genere non si percepisce il genio di Mozart nelle sue composizioni, esse sono caratterizzate dalla loro eleganza melodica, dalla ricchezza armonica e dall’orchestrazione magistrale, che riflettono lo stile del periodo classico.
Nei suoi ultimi anni, Salieri continuò a comporre in modo prolifico e rimase una figura influente nella comunità musicale viennese. Ha fatto da mentore a una nuova generazione di compositori, fra cui Ludwig van Beethoven e Franz Schubert, lasciando un’eredità duratura sullo sviluppo della musica classica.
Antonio Salieri morì il 7 maggio 1825 a Vienna, lasciando dietro di sé un corpus di opere ricco e variegato che continua a essere apprezzato ed eseguito fino a oggi. Nonostante le successive polemiche che circondano il suo rapporto con Mozart, i contributi di Salieri al mondo della musica permangono come testimonianza del suo talento e della sua dedizione.
Alcune composizioni di Salieri
Opere
Armida.
Falstaff.
La Scuola de’ Gelosi. Un’opera buffa.
Opere corali
La Passione di Gesù Cristo. Oratorio per coro, orchestra e solisti.
Requiem in Do minore.
Opere orchestrali e concerti
Sinfonia in re maggiore (“La Veneziana”).
Concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle maggiore.