
IL WABI-SABI IN GIARDINO: LA BELLEZZA DELL'IMPERFEZIONE.
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このコンテンツについて
Wabi-sabiè una filosofia estetica giapponese che potremmo riassumere, in modo un po’ poetico, come “la bellezza delle cose imperfette, impermanenti e incomplete”.Un’idea che va un po’ controcorrente, soprattutto rispetto alla tendenza contemporanea di volere tutto lineare, pulito, ordinato, simmetrico. In giardino, il wabi-sabi si traduce in un approccio che privilegia l’essenziale, accetta il passare del tempo, valorizza la materia naturale e si inchina davanti all’autenticità delle forme. Ma entriamo nel dettaglio. Da dove viene questa filosofia? Nasce in Giappone, nei secoli XV e XVI, come reazione agli eccessi dell’estetica cinese. Uno dei suoi grandi promotori fu Sen no Ri kyū, maestro del tè, che impose uno stile radicalmente sobrio alle cerimonie: tazze grezze, sale spoglie, giardini minimali. È lì che prende forma il wabi-sabi: un modo di vedere il mondo fatto di asimmetria, discrezione e silenzio.