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Gli Scaffali della Biblioteca

Gli Scaffali della Biblioteca

著者: Fondazione Biblioteca del Mulino
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このコンテンツについて

I podcast della Fondazione Biblioteca del Mulino raccontano uomini e donne che con la loro produzione intellettuale, con le scelte personali e politiche hanno contribuito in modo significativo alla nascita e alla crescita del Mulino, raccontano di personalità che “con i piedi a Bologna e la testa nel mondo” hanno dato impulso al rinnovamento della cultura e della politica italiana.

Ad ogni ritratto è collegato un archivio fotografico e documentale a completamento del podcast.Copyright Fondazione Biblioteca del Mulino
アート 文学史・文学批評
エピソード
  • Giorgio Galli
    2025/01/07
    Giorgio Galli (1928-2020), è stato uno dei principali studiosi e commentatori di politica degli ultimi decenni. Laureato nel 1950 in Giurisprudenza a Milano, a soli venticinque anni si fa conoscere per una originale Storia del partito comunista italiano scritta con Fulvio Bellini, ex gappista comunista espulso dal partito. Il volume gli vale l’attenzione di varie frange comuniste critiche PCI, che pur senza aderirvi Galli prende a frequentare, una recisa stroncatura di Togliatti su «Rinascita», ma anche l’interesse della rivista «il Mulino», che dedica al libro una seria recensione cui Galli risponde sulla stessa rivista. È il 1955 ed è l’inizio di una pluridecennale collaborazione con il Mulino, che lo vede successivamente
    cooptato nell’Associazione, direttore della rivista dal 1965 al 1969, e presidente dell’Istituto Cattaneo dal 1973 al 1975. Libero studioso estraneo, fino ai primi anni Settanta, all’Università, Galli si occupa di politica e in particolare del sistema politico italiano collaborando intensamente con riviste e giornali (celebre e assai longeva la sua rubrica sul settimanale «Panorama») e in numerosi saggi: sette solo con il Mulino, a partire da La sinistra italiana del dopoguerra, dal 1958. Tra i curatori della grande ricerca sociologica dell’Istituto Cattaneo su DC e PCI, da quell’approfondimento trae il saggio più celebre, Il bipartitismo imperfetto, 1966. All’inizio degli anni Settanta è chiamato all’Università Statale di Milano a insegnare Storia delle dottrine politiche. Continua tuttavia la sua intensa attività pubblicistica e la sua ricognizione della politica italiana con monografie sulla DC e il PCI, sul terrorismo, sulla P2, allargando nel contempo i suoi già vasti interessi a tematiche eccentriche come l’esoterismo, la magia, l’astrologia e i legami di questi con la politica. Di Giorgio Galli dialoga Piero Ignazi con Ugo Berti Arnoaldi. Piero Ignazi, politologo, ha insegnato Scienza politica e poi Politica comparata all’Università di Bologna. Editorialista del «Domani», dopo aver scritto per «Il sole-24 ore», «La Repubblica», «l’Espresso». Al Mulino, oltre ad aver pubblicato diverse monografie importanti (a partire dal primo studio politologico sul Movimento sociale italiano), è socio dell’Associazione e dal 2009 al 2011 ha diretto la
    rivista il Mulino[ vai all'intervento completo]
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    37 分
  • Edmondo Berselli
    2025/01/07
    Edmondo Berselli (1951-2010) cominciò a collaborare con il Mulino come correttore di bozze nel 1976; assunto come redattore nel 1979, nel 1981 passò all’ufficio stampa, nel 1985 divenne assistente del consigliere delegato salvo l’anno successivo transitare alla rivista «il Mulino» come redattore capo, poi dal 1995 vicedirettore. In parallelo, dal 1986 inizia un’attività di editorialista prima con «La Gazzetta di Modena», poi con «Il Resto del Carlino», «Il Messaggero», «La Stampa». Nel 2000 lascia l’editrice il Mulino e la vicedirezione della rivista e passa come assistente del direttore all’«Espresso», estendendo successivamente la collaborazione anche a «Repubblica». Nella rivista «il Mulino» rimane tuttavia come membro del comitato di direzione e, dal 2002 al 2008, come direttore. Con il Mulino Berselli pubblica anche i suoi primi libri: dopo il primo breve pamphlet L’Italia che non muore (1995), l’ironico Il più mancino dei tiri (1995) e l’excursus sul mondo della musica pop italiana Canzoni (1999) fanno conoscere al pubblico il suo stile personalissimo, in equilibrio fra serietà e gioco, fatto di analisi penetranti, invenzioni, riferimenti dotti e canzonette, aneddoti veri o verosimili. È questo lo stile che caratterizzerà i volumi successivi dedicati ai vari aspetti della società, della politica e della cultura italiana usciti fra il 2003 e il 2008 con Mondadori: Post-italiani, Quel gran pezzo dell’Emilia, Venerati maestri, Adulti con riserva. Nel 2007 e nei due anni successivi, Berselli approda anche in televisione come coautore e conduttore di tre programmi di Rai2 sull’Italia contemporanea, Giù al Nord, Su al Sud, e Un Paese chiamato Po. Nel 2009 si manifesta improvvisamente una grave forma tumorale che lo riduce a letto senza possibilità di movimento. Continua tuttavia a collaborare al giornale, seppure con minore frequenza, e si dedica, abbozzandolo dapprima su Facebook, a un libro sulla sua labrador: Liù.
    Biografia morale di un cane, che per alcuni aspetti è anche un toccante congedo dagli amici. Infine, quando non gli restano che pochi mesi, scrive il breve saggio L’economia giusta, in cui nel pieno della crisi economica riflette con realismo sulle prospettive di una società destinata a fare i conti stabilmente con una maggiore povertà. Il libro uscirà postumo nel settembre 2010. Berselli, morto l’11 aprile, non ha potuto vedere che le prime bozze. Di Edmondo Berselli Lorenzo Ornaghi parla con Ugo Berti Arnoaldi, che di Berselli è stato per molti anni collega e collaboratore nell’editrice il Mulino. Lorenzo Ornaghi ha insegnato dal 1990 Scienza della politica e Storia del pensiero politico all’Università Cattolica di Milano, di cui dal 2002 al 2012 è stato rettore. Fra il 2011 e il 2013
    è stato ministro dei Beni culturali. Ornaghi ha fatto parte del comitato di redazione della rivista «il Mulino» voluto dal direttore Nicola Matteucci dal 1986 al 1990.[ vai all'intervento completo]
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    42 分
  • Storia di un catalogo: Linguistica
    2024/04/10
    Sfogliando le pagine del catalogo del Mulino ci si rende conto dell’interesse - già dagli esordi - verso la lingua e la linguistica nella produzione dei volumi.A riempire le pagine dell’editrice, infatti, sono le parole di studiosi pionieri degli studi linguistici del Novecento. Luigi Heilmann, Tullio De Mauro, Giulio Lepschy, Mario Alinei, Luigi Rosiello sono solo alcuni dei nomi più importanti della prima generazione dei consulenti del Mulino in questo settore. In questa puntata Claudio Giunta, socio e autore del Mulino che insegna letteratura italiana all’Università di Trento, dialoga sul lavoro editoriale della casa editrice nel campo della linguistica e della Storia della lingua. Lo fa con Roberta Cella, autrice del Mulino e professoressa di Storia della Lingua all’Università di Pisa, e con Matteo Motolese, anche lui docente di Storia della Lingua all’Università La Sapienza di Roma, anche lui autore del Mulino.[ vai all'intervento completo]
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    29 分

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