Con una superficie che supera di tre volte quella della Francia e un territorio ricoperto all’80% da ghiacci, la Groenlandia sta emergendo come un centro nevralgico dello scacchiere globale.
Il cambiamento climatico sta svelando e rendendo sempre più accessibili le immense risorse naturali dell’isola. Queste comprendono idrocarburi, ma soprattutto enormi riserve di terre rare, indispensabili per la tecnologia avanzata e i sistemi di difesa. Inoltre, lo scioglimento dei ghiacci sta aprendo nuove rotte marittime, riducendo drasticamente i tempi di navigazione.
La Groenlandia si trova quindi al centro di una partita geopolitica globale, in cui le grandi potenze si contendono il controllo e l’influenza.
E l’Europa? In questo contesto di crescente competizione, l’Europa rischia di rimanere spettatrice. Anzi, spettatrice pagante.
Questo è l'episodio zero del podcast "Europa futura", a cura di Piercamillo Falasca e de L'Europeista. Seguici anche su leuropeista.it e sui canali social!
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