1997, Russia profonda. Una donna si rivolge alla polizia e racconta una storia che li fa ridere. Dice che da quattro anni un maniaco tiene delle donne prigioniere come schiave in un bunker sotto al suo garage. Ma chi, Alexander Komin? Un imprenditore modello, fornitore di vestiti da casa per tutta la città? Ma lascia stare!

Ma poi, quando sentono i nomi delle donne, cambia tutto. Sono dei nomi ben noti alla polizia: sono donne che risultano scomparse da anni. E in tutti quegli anni alcune sono morte; altre vivono come schiave in una sartoria illegale alla mercé del maniaco stesso.

Parliamo oggi del genio del male ha inventato questo modello di business, di come la sua storia si lega ai tremendi anni ‘90 della Russia, e di come nella vita reale il lieto fine non esiste.

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Un prete condannato per l’0micidio di una suora. Cosa può esserci di più satanico di così? È un caso raro: esistono solo altri due casi negli Stati Uniti in tutta la storia. Una bella mattina del 1980, il Sabato Santo, l’anziana suora Margaret Anne Pahl viene trovata ma$$acrata in una cappella dell’ospedale dove lavorava. Sul suo corpo, mutilat0 ed umiliato, sono stati trovati segni occulti, da rito satanico, da messa nera.

Il colpevole non è stato trovato, anche se c’erano delle persone sospette, tra cui due cappellani. Uno in particolare, padre Robinson, raccontò cose decisamente bizzarre durante l’interrogatorio. Ma il monsignore locale, come spesso succede, ha fatto in modo di insabbiare tutto. I preti non si toccano.

E solo quando più di 20 anni dopo una donna se n’è uscita con accuse mostruose contro alcuni preti locali, tra abusi su minori e riti satanci, la polizia si ricorda dell’0micidio di suor Margaret e decide di ri-aprire le indagini. E quello che hanno scoperto fanno gelare il sangue.

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Quando nell’Aprile del 2014 due ragazze non tornano più da un veloce trek turistico in mezzo alla giungla in Panama, nessuno poteva immaginare che la loro sparizione sarebbe diventata una delle storie più famose del true crime moderno. Sembrava tutto semplice: perse, svanite. Ma tanti dettagli non tornano: dall’incomprensibile stato dei loro resti, ai comportamenti strani, alle foto enigmatiche nella loro fotocamera. La prima storia di oggi è su Kris e Lisanne.

Sappiamo benissimo invece cos’è successo all’altro nostro protagonista, Chris McCandless. Ha documentato meticolosamente tutta la sua avventura, con le foto ed un diario. Ma una cosa è sempre rimasta poco chiara: cosa spinge una persona a perdersi in un esilio masochistico finendo da solo nei boschi infiniti di Alaska? E chi era davvero Chris, detto anche Alex Supertramp? Un idealista visionario o un sociopatico, dalla mente profondamente turbata?

Vediamo allora, è davvero possibile vincere contro la natura, o sarà lei a batterci sempre?

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