
Arresto di Cecilia Sala in Iran: gli sviluppi più recenti
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La giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata a Teheran il 19 dicembre 2024, continua a essere detenuta nel carcere di Evin. Nelle ultime ore, il governo italiano ha intensificato gli sforzi diplomatici per ottenere la sua liberazione immediata e garantire il rispetto dei suoi diritti durante la detenzione.
Iniziative diplomatiche italiane
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha convocato l'ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri, per esprimere la ferma richiesta dell'Italia:
Liberazione immediata di Cecilia Sala.
Condizioni di detenzione dignitose e conformi agli standard internazionali.
Accesso all'assistenza consolare per monitorare lo stato di salute e il benessere della giornalista.
Tajani ha dichiarato: "Lavoriamo incessantemente per riportarla a casa e pretendiamo che vengano rispettati tutti i suoi diritti. Fino alla sua liberazione, Cecilia e i suoi genitori non saranno mai lasciati soli".
Inoltre, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato la madre di Cecilia Sala, Elisabetta Vernoni, e ha avuto un colloquio telefonico con il padre, Renato Sala, per assicurare il massimo impegno del governo nella risoluzione della vicenda.
Situazione legale e condizioni di detenzione
Cecilia Sala è detenuta in isolamento nel carcere di Evin, noto per ospitare dissidenti politici e attivisti. Le autorità iraniane non hanno ancora fornito motivazioni ufficiali per l'arresto. L'ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, ha effettuato una visita consolare, riferendo che la giornalista è in buone condizioni di salute.